In Search of the Exile (Daniel Fawcett, Clara Pais, 2016)

ENGLISH VERSION AT THE BOTTOM Perdizioni viralitiche, dannazioni (spettatoriali) agli infrarossi. In partenza le connotazioni psichedeliche della lente si miscelano ai continui viraggi liquidi; In Search of the Exile è un mosaico agli infrarossi in continua evoluzione lisergica, un 'crescendo' di 63 minuti in cui la staticità fotosensibile costringe le funzioni spettatoriali all'assoluzione psicotropa; la... Continue Reading →

Honeymoon (Leigh Janiak, 2014)

Con Honeymoon si chiude un'ideale trilogia horror sulla coppia, che inizia con Twentynine Palms e prosegue con Antichrist. In tutte e tre le pellicole, la natura, raffigurata come luogo mentale, gioca un ruolo decisivo atto a liberare le voglie ataviche e primigenie dei protagonisti delle tre pellicole elencate poc'anzi: i personaggi, difatti, risultano svincolati da ogni... Continue Reading →

La Vie Nouvelle (Philippe Grandrieux, 2002)

Sprofondare nei propri desideri   "Confrontarsi con un film di Grandrieux significa essere colpiti da una scossa violenta, mentre ammirate una stella" - Serge Abiaad - Philippe Grandrieux rende tangibili gli orrori sottocutanei, fa sì che emergano le ombre che si nascondono nelle oscure crepe situate tra lo spazio inconscio e quello cosciente; il regista... Continue Reading →

The Childhood of a Leader (Brady Corbet, 2015)

L'Infanzia di un Diabel   Come Il Nastro Bianco di Haneke, The Childhood of a Leader risulta essere un'opera altrettanto importante e corroborante da un punto di vista concettuale, ma meno incisiva e decisiva da un punto di vista storico; è un film che mostra il percorso (de)formativo di un bambino che cresce in un'austera "famiglia assente" -... Continue Reading →

Ashes and Snow (Gregory Colbert, 2005)

Per la Terra "Io ho sempre immaginato il rosso come l'interno dell'anima" - Ingmar Bergman - Librarsi. Recuperare l'equilibrio, immersi in paradisi perduti. Poesia dello sguardo nostalgico. Filmare l'anima del pianeta, catturare il suo movimento riconciliante ed evocativo. Ashes and Snow è un'emozionante rappresentazione della fusione quasi metafisica, dell'armonia celestiale che intercorre(va) tra l'uomo e... Continue Reading →

Lo Specchio (Andrej Tarkovskij, 1975)

Nel mio ricordo. “L’Anima senza corpo si vergogna come un corpo senza veste.” Snocciolare poesia contemplativa nel tentativo di tirare conclusioni analitiche sul nostro passato non dev’essere necessariamente un’opera di dolore, per quanto dolorosa possa essere stata la vita stessa fino a questo punto (a quello di Andrej), uno specchio non è solo una metafora... Continue Reading →

Hubert Robert. A Fortunate Life (Aleksandr Sokurov, 1996)

Eulogy. La condivisione alchemica dell'Arte è l'estasi di una vita, sollievo poetizzato, trasfigurato, divenuto simbologia anti-dogmatica, liber(t)a consapevole; che illumina le ascetiche pareti dell'Ermitage. La luce di questo "percorso illuminante" è il 22 Maggio 1733, dove a Parigi nasce Hubert Robert (detto Robert de Ruines per la sua preferenza nel dipingere romantici scorci di rovine... Continue Reading →

Death in the Land of Encantos (Lav Diaz, 2007)

The Tree of Death "Sì, è anche un parallelismo artistico sulla creatività che hanno saputo esprimere questi due popoli, nell'arte, nella letteratura. Ma non i russi come Putin. Perché pensi che abbiano ancora Putin? È uno stronzo, i russi stanno soffrendo per colpa sua. È un fascista e dovrebbero fare qualcosa. Non dovrebbe esserci più... Continue Reading →

Mesto na zemle (Artur Aristakisjan, 2001)

Utopia rivoluzionaria   "La comune di Mosca in cui ho vissuto è in realtà un unico momento di vita, e insegna un tipo di esistenza che permette di aprirsi a nuove esperienze. Ci trovavamo a vivere in ampie stanze spoglie di qualsiasi oggetto o mobile, in un palazzo abbandonato e in grandi spazi. Eravamo un’unità,... Continue Reading →

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